Il distretto cervico-cefalico può essere sede di diverse neoplasie con istologia diversa. Nel nostro centro si curano tumori istologicamente maligni come i carcinomi spinocellulari localmente avanzati, i sarcomi ossei e dei tessuti molli, ed i tumori delle ghiandole salivari.
Spesso questo tipo di neoplasie vengono trattate con l’integrazione di varie metodiche come chirurgia, radioterapia e chemioterapia.
Obiettivo principale della radioterapia moderna è trattare il tumore che rappresenta il nostro bersaglio, risparmiando i tessuti sani non bersaglio, per quanto possibile.
Nei tumori del distretto cervico-cefalico questo obiettivo è di particolare importanza perché i volumi di trattamento sono generalmente grandi e complessi. Da qui, la presenza di effetti collaterali in particolare quando alle radiazioni è associata la chemioradioterapia concomitante.
Grazie alle loro caratteristiche fisiche, le particelle cariche come gli adroni offrono un vantaggio evidente, depositando tutta la loro energia accuratamente sul tumore con dose sensibilmente inferiore al tessuti normali, permettendo di aumentare la dose al tumore migliorarandone le possibilità di cura, senza aumentare gli effetti collaterali.
Con il risparmio di quelle strutture critiche, il cui danneggiamento determina un impatto fortemente negativo sulla qualità di vita dei pazienti (ghiandole salivari, articolazione tempo mandibolare, muscoli costrittori del faringe ecc).
Quali tumori trattiamo:
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Carcinomi spinocellulari
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Carcinomi adenoideocistici
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Adenocarcinomi
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Sarcomi del distretto testa collo
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Cordomi della base cranica
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Condrosarcomi della base cranica
Quali sedi trattiamo:
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Rinofaringe
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Orofaringe: tonsille, base della lingua, palato molle
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Ipofaringe
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Ghiandola parotide
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Cavità nasale e dei seni paranasali
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Base cranica
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Orbita
Quali vantaggi:
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Ridurre l'esposizione alle radiazioni delle ghiandole salivari
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Ridurre l'esposizione radiazioni al tronco cerebrale e altre strutture cerebrali sensibili
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Ridurre l'esposizione alle radiazioni al midollo spinale
- Riduzione del rischio di effetti sulla deglutizione
- Riduzione del rischio di ridotta salivazione (xerostomia)
- Riduzione del rischio di danni neurologici
