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Nuovi orizzonti nella ricerca radiobiologica

La Collaborazione tra CNAO e Università di Lione sul Modello della Membrana Corioallantoidea

16 apr/25

21 Aprile: Giornata Mondiale dell'Innovazione e della Creatività, celebriamo quel motore inesauribile che spinge la scienza e la ricerca verso orizzonti sempre più avanzati. Grazie al programma europeo HITRIplus, il CNAO ha aperto le sue porte a un team di ricercatori francesi dell'Università di Lione, dando vita a uno scambio di conoscenze e competenze grazie al modello sperimentale sulla membrana corioallantoidea (CAM), che sta aprendo nuove prospettive nello studio della risposta ai trattamenti radioterapici.

Il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica ha recentemente avuto il piacere di ospitare un gruppo di ricerca dell’Università di Lione, nell’ambito dei programmi di Research Transnational Access (TNA) del progetto europeo HITRIplus (https://www.hitriplus.eu/), al fine di facilitare l'accesso a infrastrutture di ricerca di eccellenza promuovendo la mobilità scientifica, l'innovazione e la condivisione delle conoscenze dell’adroterapia. Il progetto HITRIplus è finanziato dalla Comunità Europea (G.A. No 101008548).

I ricercatori francesi del Laboratoire de Radiobiologie Cellulaire et Moléculaire Dell’Università di Lione sono impegnati nello sviluppo e nell’applicazione di un modello sperimentale innovativo e altamente promettente per la ricerca oncologica: la membrana corioallantoidea (CAM) dell’uovo. Questo modello, che sfrutta una membrana extraembrionale naturalmente vascolarizzata, consente di studiare in modo efficiente e non invasivo numerosi aspetti legati alla biologia tumorale, tra cui la crescita del tumore, la formazione di nuovi vasi sanguigni (angiogenesi), la migrazione cellulare e in particolare, la risposta ai trattamenti radioterapici.

Nel contesto della ricerca in adroterapia, l’impiego del modello sperimentale CAM è ancora in fase di studio ma rappresenta un’alternativa preclinica molto valida rispetto ai tradizionali modelli in vitro, permettendo una valutazione più realistica e tridimensionale dell’effetto biologico dei fasci di particelle come protoni e ioni carbonio. E’ infatti possibile indurre sperimentalmente la crescita di una massa tumorale su questa membrana vascolarizzata e seguirne poi l’evoluzione a seguito di irraggiamento. L’utilizzo di questo modello presenta anche vantaggi etici significativi, in quanto consente di ridurre l’uso di modelli animali complessi, pur mantenendo un’elevata rilevanza biologica.

Questa collaborazione scientifica rappresenta un esempio di come il lavoro in rete, reso possibile da iniziative europee come HITRIplus, possa favorire l’accesso alle infrastrutture di ricerca e promuovere l’innovazione scientifica attraverso lo scambio di conoscenze e competenze tra istituti di eccellenza. Durante il soggiorno al CNAO, i ricercatori hanno potuto beneficiare non solo dell'accesso al fascio di particelle per gli esperimenti di irraggiamento, ma anche delle competenze multidisciplinari del team di fisica e di radiobiologia del CNAO. Questa sinergia ha permesso un confronto diretto su metodologie, approcci sperimentali e analisi dei dati, rafforzando ulteriormente il valore della collaborazione.

Il CNAO si conferma un punto di riferimento non solo per il trattamento clinico dei tumori con fasci di particelle, ma anche per la ricerca traslazionale, che punta a trasferire in clinica i risultati più promettenti della ricerca preclinica, con l’obiettivo di sviluppare terapie sempre più efficaci e personalizzate per i pazienti oncologici.

 

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